giovedì 18 aprile 2013

IL CODICE DA VINCI - Dan Brown

Non credo ricorderò mai Il codice da Vinci come uno dei libri che mi hanno insegnato di più o che comunque mi hanno lasciato qualcosa di significativo; tuttavia, la passione con cui ho divorato questo romanzo è stata superiore forse a qualsiasi altro libro che ho letto, con qualche, ovvia, eccezione.
La storia, inventata ad arte dall'autore, ci porta direttamente nel cuore della vicenda: Jacques Saunière, stimatissimo curatore del Louvre di Parigi, è stato brutalmente assassinato nella Grande Galleria, ma prima di morire ha lasciato un messaggio in codice apparentemente incomprensibile; sotto numeri e lettere un solo nome, quello di Robert Langdon.
Chiamato sulla scena del crimine, il noto studioso di simbologia americano capirà immediatamente la pericolosità delle informazioni lasciate in eredità da Saunière, e dovrà subito partire per una rocambolesca caccia al tesoro. Accanto a lui ci sarà Sophie Neveu, affermata crittologa, ma soprattutto nipote del defunto curatore del museo parigino.
I due, costantemente inseguiti dalla polizia, ma anche da uno spietato nemico superiore, dovranno risolvere tantissimi indovinelli e decifrare numerosi codici, nella speranza di arrivare per primi alla soluzione e al luogo dove si dice venga custodito uno dei più grandi e pericolosi tesori della storia: il Santo Graal.

Un successo strabiliante aveva accolto il romanzo di Dan Brown dieci anni fa, ma ancora oggi il libro è considerato, a ragione, uno dei più belli mai scritti nell'ultimo secolo. Semplicemente sublime.

Voto: 5/5

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