Dopo le prime pagine, in cui Pastorin racconta la sua infanzia brasiliana e il successivo trasferimento a Torino, si sviluppano le storie di grandi campioni del passato più o meno recente; Zico, Maradona, Baggio, ma anche il diverbio con Platini e l'incredibile morte del colombiano Escobar: per pgnuno di loro l'autore ha qualcosa di particolare da descriverci, un dettaglio o un aneddoto che solo lui conosce. Si rivede felice nell'intervistare in esclusiva Romario, agitato alla prima conferenza stampa della giovane promessa Maradona, ma si commuove ancora ricordando le morti di Scirea e Gigi Meroni, idoli delle opposte tifoserie di Torino ma tragicamente uniti nel fatale destino.
Un libro davvero bello, interessante e vero; Pastorin colpisce per la sua barvura e per la capacità di dar forza ai dettagli che apparentemente potrebbero sembrare insignificanti. Complimenti!
Voto: 3/5
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