Gigi Garanzini ripercorre in queste pagine la carriera di allenatore del Paron, il triestino Nereo Rocco, uno dei personaggi più particolari e indimenticabili del calcio di una volta, quello finito con l'invasione dei soldi e degli stranieri nel nostro campionato, il calcio scommesse e l'avvento delle televisioni.
Dopo una discreta carriera di giocatore, con l'apice raggiunto vestendo la maglia azzurra della nazionale in un'occasione, l'inizio della straorinaria avventura in panchina: l'esordio a Trieste con il miracoloso secondo posto del '48 alle spalle solo del Grande Torino; il passaggio a Treviso e il ritorno nella sua città accolto da un inasprito scetticismo a causa degli scarsi risultati conseguiti nei tre anni vissuti nella città veneta. L'esonero e l'approdo qualche centinaio di chilometri a ovest, dov'è l'artefice principale della promozione in serie A del Padova e del suo miglior periodo della storia calcistica; il primo passaggio al Milan, con i suoi trionfi e il rapporto speciale che riesce a creare con tutti i suoi giocatori; l'infinita diatriba col direttore sportivo e il passaggio al Torino solo per non mancare alla parola data al presidente granata. Il ritorno al Milan, la sua vera casa calcistica: le notti di Glasgow e Manchester, l'Intercontinentale; l'ultimo viaggio da allenatore a Firenze.
Una carriera importante di un allenatore eccezionale, ma soprattutto di un grande uomo, che ancora oggi, a trentatré anni dalla morte, rivive in modo nitido nei ricordi e negli occhi, lucidi, di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Voto: 4/5
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