domenica 30 giugno 2013

BIANCA COME IL LATTE ROSSA COME IL SANGUE - Alessandro D'Avenia

Acclamato come un bellissimo romanzo adolescenziale, ho trovato questo libro terribilmente scontato, banale e, per larghi tratti, noioso.
Bianca come il latte, rossa come il sangueNella storia si alternano due vicende che lentamente confluiscono in un tutt'uno; da una parte c'è l'amore di Leo, sedicenne appassionato di calcio e musica, per Beatrice, più grande di lui ma con un fascino immenso racchiuso tra i scintillanti occhi verdi e i bellissimi capelli, rossi come il sangue. Dall'altra la malattia che ha colpito proprio Beatrice: una terribile leucemia che la sta costringendo sempre più a letto e le sta precludendo la possibilità di godersi la sua giovinezza.
In mezzo Silvia, amica comune e indispensabile soprattutto per Leo, capace però di vederla solo come tramite per arrivare alla sua amata.
Definita la situazione già dopo poche pagine, il libro si sviluppa poi raccontando vari episodi poco decisivi e abbastanza anonimi, che protraggono in modo scadente la narrazione. Si arriva così al finale, che il lettore ha presumibilmente dedotto già a metà libro, che non fa che confermare la banalità che si è diffusa per oltre 240 pagine.
Probabilmente adatto a un target di lettori minorenni, sono rimasto deluso da questo libro, tant'è che mi sono già immerso nella rilettura di uno dei miei romanzi preferiti, fatalità adatto anche questo a tredicenni, ma con uno sfondo totalmente diverso e caratterizzato da una scrittura esemplare.

Voto: 2/5

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