La storia è quella di una famiglia in particolare, ma può sicuramente essere generalizzata alla quasi totalità della popolazione, perchè in Afghanistan, più ancora che in altri paesi, le condizioni di vita dei pochi ricchi e dei tantissimi poveri sono estremamente diverse.
Shirin-Gol, come tante altre prima e dopo di lei, è diventata una sposa bambina perchè suo fratello l'ha venduta in moglie per ripagare un debito di gioco. Morad, suo marito, è però un uomo giusto, che non le vieta di mostrarsi in pubblico senza di lui, e soprattutto non le vieta di continuare a frequentare la scuola dei russi, dove Shirin-Gol impara a leggere, a scrivere, e a coltivare il sogno di diventare medico.
Da qui inizia per Shirin-Gol, Morad e i loro sei figli, una fuga infinita, che li porta a viaggiare in tutto il paese, cercando quel poco di stabilità che ogni volta, puntualmente, viene però spezzata, dai talebani o dai missili; Kabul, Herat, altre città: per la famiglia di Shirin-Gol non c'è pace, ma forse, per quanto difficile, un po' di gioia e serenità la si può trovare anche lì, in un paese così bello e martoriato quale è l'Afghanistan.
Voto: 4/5
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