I genitori si sono divisi ormai da tanti anni, e ognuno ha tenuto un figlio con sé, ma a causa di un trasferimento lavorativo tutti si stanno per incontrare di nuovo nella città dell'Arena.
Inizierà quindi una storia d'amore impossibile, dove si va al di là della moralità, e dove entrambi saranno costretti ad incredibili peripezie per nasondere ai genitori il grande sentimento che ognuno prova nei confronti dell'altro.
Dopo mesi di sesso, crisi e bugie, l'irreparabile coglierà tutti di sorpresa, e le drastiche decisioni che saranno prese sanciranno la fine del romanzo, ma non solo.
Gaia Coltorti ha scritto questo romanzo a cavallo del diciottesimo anno di vita, per cui merita a prescindere i complimenti, visto anche l'inatteso successo del suo romanzo d'esordio; tuttavia ho trovato il libro davvero banale, irreale e noioso; la situazione viene a delinearsi dopo poche pagine, e per tutta la durata del romanzo si trascina piattamente, con improbabili colpi di scena.
Il finale poi è affrettato, ma soprattutto, a mio parere, insensato.
Voto: 2/5
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