Così, con quasi un anno di ritardo dalla prima edizione, mi sono immerso nel romanzo che ha dominato le classifiche da Pasqua a Natale; Gramellini, torinese di nascita e torinista d'adozione, ripercorre i suoi 50 anni di vita in circa duecento pagine colme di sentimenti e commozione, ma anche della spiccata ironia che ne ha fatto di lui uno dei più apprezzati giornalisti italiani, la sua rubrica sulla stampa una delle più lette e frequentate.
La verità è però un'altra, molto più inquietante e forse ancora più triste, ma prima per prottegerlo, poi per negligenza, nessuno gli dirà mai cosa successe veramente quell'ultimo giorno dell'anno imbiancato da quella bellissima nevicata.
La realtà dei fatti lo coglierà di sorpresa dopo quarant'anni, due matrimoni e un dolore immenso per non essere mai veramente riuscito a superare il trauma. Ora però Massimo è cresciuto, e ha capito la cosa più importante, ovvero "l'idea che la vita sia una prova e vada affrontata sempre, anche quando si è sicuri di avere subito un'ingiustizia terribile e si ha paura di non farcela".
VOTO 5/5
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