martedì 26 marzo 2013

IL RAGAZZO DEL LAGO - Marcello Foa

Aimone Canapè è un giovane ragazzo di Dongo, paese di circa tremila anime sulla sponda occidentale del lago di Como. Ha deciso di abbandonare gli studi e di cimentarsi come cameriere, con il sogno di raggiungere al più presto New York, dove lo zio è diventato maitre d'hotel nel prestigioso Ambassador. Il primo passo è però molto breve, ed è a Como che Aimone comincia a praticare il mestiere, e da subito dimostra le sue qualità non indifferenti, condite da una eleganza ed una garbatezza fuori dall'ordinario.
Le sue capacità non passano inosservate e quando, quasi per caso, si apre la possibilità di fare uno stage in Germania, il ragazzo non ha dubbi: vuole partire.
Superate le titubanze della premurosa madre Evelina, Aimone lascia l'Italia, direzione castello di Obherof, dove per alcuni mesi avrà la possibilità di migliorarsi e soprattutto imparare il tedesco.
Nella Germania nazista e aristocratica del 1938, il giovane italiano viene preso sotto l'ala protettrice della duchessa Steinlich, che riconosce in lui i tratti del figlio, morto ragazzo poco tempo prima.         Dopo un periodo gioioso tra i prati e i monti, Aimone seguirà la duchessa a Berlino, dove continuerà il suo apprendistato in un imponente albergo della capitale.
Il ragazzo del lagoLa guerra però è ormai in stato avanzato, e anche nella città nazista per eccellenza si comincia ad aver paura; durante un bombardamento aereo Aimone ha persino l'occasione di conoscere il Fuhrer in persona, trovandolo oltremodo gentile. L'avventura in terra straniera del giovane lariano termina però a causa di una delusione d'amore, e il rientro sul lago segnerà la fine di una grande esperienza e l'inizio di un'altra, ancora più importante.
Dopo essere stato accusato ingiustamente di essere un partigiano Aimone, che ha l'unica colpa di aver disertato le armi, viene arrestato, rinchiuso e pestato selvaggiamente dai gerarchi fascisti, ma non cede.
Salvato dal coraggio e dalla forza di volontà delle madri del paese, Aimone entrerà veramente a far parte della partigiana Brigata Garibaldi, e sarà proprio quest'ultima a svolgere un ruolo decisivo per la cattura e la definitiva caduta di Benito Mussolini; il duce verrà infatti smascherato a Dongo, e il "ragazzo del lago" sarà il protagonista principale di uno degli episodi più importanti e controversi del Novecento italiano.
Ci sono molti libri e molte versioni che riguardano le ultime ore di vita del Duce, ma quella di Aimone Canapè è sicuramente la più verosimile e la più confermata dai, pochi, testimoni ancora in vita. Questo rende ancora più avvincente il bellissimo romanzo di Marcello Foa, che con una semplicità disarmante ci narra uno dei momenti più crudi e significativi della nostra storia.

Voto: 4/5

venerdì 22 marzo 2013

LE AFFINITA' ALCHEMICHE - Gaia Coltorti

Giovanni e Selvaggia sono da poco maggiorenni; vivono la loro adolescenza come tanti altri ragazzi, tra scuola, sport e divertimento. Sono separati dai tanti chilometri che dividono Genova e Verona, ma sono anche eternamente legati. Sono gemelli.
I genitori si sono divisi ormai da tanti anni, e ognuno ha tenuto un figlio con sé, ma a causa di un trasferimento lavorativo tutti si stanno per incontrare di nuovo nella città dell'Arena.
Le affinità alchemicheAl primo sguardo è chiaro come si andrà incontro a un futuro complicato, perchè se ci si poteva aspettare che tra madre e padre le cose si potessero risistemare, nessuno poteva prevedere che la scintilla dell'amore scoppiasse anche tra i due fratelli, attratti fisicamente dal primo momento.
Inizierà quindi una storia d'amore impossibile, dove si va al di là della moralità, e dove entrambi saranno costretti ad incredibili peripezie per nasondere ai genitori il grande sentimento che ognuno prova nei confronti dell'altro.
Dopo mesi di sesso, crisi e bugie, l'irreparabile coglierà tutti di sorpresa, e le drastiche decisioni che saranno prese sanciranno la fine del romanzo, ma non solo.

Gaia Coltorti ha scritto questo romanzo a cavallo del diciottesimo anno di vita, per cui merita a prescindere i complimenti, visto anche l'inatteso successo del suo romanzo d'esordio; tuttavia ho trovato il libro davvero banale, irreale e noioso; la situazione viene a delinearsi dopo poche pagine, e per tutta la durata del romanzo si trascina piattamente, con improbabili colpi di scena.
Il finale poi è affrettato, ma soprattutto, a mio parere, insensato.

Voto: 2/5

mercoledì 20 marzo 2013

FOOTBALL CLAN - Raffaele Cantone, Gianluca di Feo

Di libri sul calcio ne vengono proposti a centinaia, ogni anno, ma sono pochi gli scrittori che hanno la capacità, e il coraggio, di scrivere su quanto le associazioni malavitose si siano infiltrate nel mondo del pallone, fino ad arrivare a comandare in discreta parte quello che è lo sport più seguito a livello italiano e planetario.
Ci hanno provato, e ci sono positivamente riusciti, Raffaele Cantone e Gianluca di Feo, che con il loro Football Clan delimitano un quadro generale della corruzione che sta inquinando il nostro calcio. Il libro, edito da Rizzoli, analizza con chiarezza tutte le situazioni di natura illegale e criminale che si sono sviluppate soprattutto nell'ultimo decennio: dalle partite combinate allo scandalo scommesse, dalla gestione del merchandising agli appalti per la costruzione di nuovi stadi, le associazioni malavitose hanno allungato i tentacoli e sono riusciti ad appropiarsi di una buona fetta della grande torta che comprende serie A, B e campionati minori.
Dalla mafia siciliana, cardine del progetto nuovo stadio del patron del Palermo Zamparini, alla camorra napoletana, passando per la n'drangheta e altri sistemi criminali minori, tutti sono riusciti a permeare il livello di giustizia e arricchirsi in modo esponenziale con trucchi e operazioni illecite.
Gli autori ci raccontano episodi inediti e inquietanti, intrecciando in un'unica voce la bravura del cronista, di Feo, e l'esperienza del magistrato, Cantone; inoltre avanzano proposte personali per prevenire gli illeciti e curare questa grave malattia che affligge il calcio, gettando le basi per ripulire e rendere di nuovo limpido il gioco più bello del mondo.

Voto: 3/5

domenica 17 marzo 2013

TRAINSPOTTING - Irvine Welsh

Giudicare un libro è una cosa altamente soggettiva; ognuno può dire ciò che vuole, definire brutto un romanzo osannato dalla critica oppure il contrario. Con Trainspotting non posso far altro che adeguarmi al giudizio dei più: è un capolavoro.
Mark Renton, per tutti Rents, il "ragazzo in affitto", è il protagonista principale di questo romanzo polifonico, dove la trama è vissuta e descritta da un gruppo di ragazzi di Edimburgo, precisamente del quartiere Leith, che passano le loro giornate a bere, fumare, rubare, ma soprattutto a bucarsi. L'eroina è infatti la principale fonte di divertimento per questi giovani, e procurarsela il principale problema; tutto il resto è relativo e pure il sesso, seppur quasi abusato da alcuni, tra cui Sick Boy, passa in secondo piano rispetto a una dose.
E' così che ci ritroviamo ad ubriacarci in uno squallido pub con Secondo Premio, a sparare a un cane con Mark, a picchiare qualcuno con Begbie, ma anche a piangere con Tommy perchè la sua ragazza l'ha lasciato e a ricordare con tutti la piccola Dawn, che di albe ne ha viste davvero poche. Tutti questi episodi riconducibili all'uso di eroina, il vero sostentamento di questi ragazzi.
Ma c'è sempre un momento in cui si dice basta e si prova a voltare pagina, a lasciarsi indietro il passato e tutto il male che ci ha fatto. Così Rents se ne va a Londra con Kelly, la sua ragazza, ma bastano pochi mesi da ragazzo pulito a fargli compiere in tutta fretta il tragitto inverso; perchè la vita senza eroina è una noia insuperabile.
Così tutti si ritroveranno a Leith, dove tutto è cominciato; la monotonia tanto agognata riprenderà subito, ma avrà poca durata: la morte di Tommy scalfirà in modo indelebile le menti di tutti, Rents in particolare, e ciò che accadrà dopo il funerale aprirà nuove strade da percorrere, e per la prima volta Mark lo farà da solo.

Voto: 5/5

lunedì 11 marzo 2013

REGALO DI NOZZE - Andrea Vitali

Andrea Vitali è venuto a Vicenza per un incontro pochi giorni fa ed incontrarlo è stata veramente una bella esperienza. La prima cosa che ho pensato dopo l'evento è stata che non me lo aspettavo così alto, la seconda è che è veramente un genio.
Si perchè lui era lì per presentare "Le tre minestre", ultimo romanzo del bellanese, per la prima volta edito da Mondadori, ma io avevo appena finito di leggere "Regalo di nozze", che ha preceduto il suo successore nelle librerie di appena un paio di mesi.
Per la prima volta l'epoca temporale del romanzo è successiva alla metà del secolo, e questo è forse il tratto che caratterizza questo libro rispetto agli altri; siamo ai giorni nostri, ma con continui flashback viene narrata la storia della famiglia Correnti 50 anni prima.
Ercole è un bambino, ma capisce benissimo l'agitazione che si respira in casa: domenica è in programma una gita al mare, e lui potrà vantarsi coi suoi compagni di classe di essere il primo a vedere questa immensa distesa d'acqua, ma soprattutto potrà mangiare il pesce appena pescato e nuotare tra le onde. Oltre a lui e ai genitori ci sarà il promotore della scampagnata, il mitico zio Pinuccio, che in segreto sogna da anni di guidare la 600 bianca del cognato.
Solo che la gita non andrà proprio come era stato previsto e ipotizzato, e da quel giorno tante cose cambieranno, aprendo la strada a una seconda parte di romanzo e ad un finale sorprendente e divertente, secondo la classica tradizione di Vitali.
Regalo di nozze è a mio parere uno dei più bei romanzi dell'autore lariano, e il fatto che sia, con "Pianoforte vendesi", il suo preferito, non può che meritarsi di essere letto e apprezzato!


Voto: 4/5

mercoledì 6 marzo 2013

FAI BEI SOGNI - Massimo Gramellini

E' chiaro che se un libro ha un tale successo come quello avuto da "Fai bei sogni" un motivo ci deve pur essere.
Così, con quasi un anno di ritardo dalla prima edizione, mi sono immerso nel romanzo che ha dominato le classifiche da Pasqua a Natale; Gramellini, torinese di nascita e torinista d'adozione, ripercorre i suoi 50 anni di vita in circa duecento pagine colme di sentimenti e commozione, ma anche della spiccata ironia che ne ha fatto di lui uno dei più apprezzati giornalisti italiani, la sua rubrica sulla stampa una delle più lette e frequentate.
Fai bei sogniIl tema centrale, tanto nel libro quanto in tutta la sua vita, è rappresentato dalla morte della madre, avvenuta quando lui aveva solo nove anni. Massimo, che fino a quel momento aveva avuto un'infanzia semplice ma felice, non si capacita che "Brutto Male" possa aver compiuto una simile atrocità portandogli via ciò che di più caro e importante aveva.
La verità è però un'altra, molto più inquietante e forse ancora più triste, ma prima per prottegerlo, poi per negligenza, nessuno gli dirà mai cosa successe veramente quell'ultimo giorno dell'anno imbiancato da quella bellissima nevicata.
La realtà dei fatti lo coglierà di sorpresa dopo quarant'anni, due matrimoni e un dolore immenso per non essere mai veramente riuscito a superare il trauma. Ora però Massimo è cresciuto, e ha capito la cosa più importante, ovvero "l'idea che la vita sia una prova e vada affrontata sempre, anche quando si è sicuri di avere subito un'ingiustizia terribile e si ha paura di non farcela".

VOTO 5/5