ALTO COME UN VASO DI GERANI - Giacomo Poretti
Il famoso comico Giacomo, che con Aldo e Giovanni fa ridere gli italiani da vent'anni, ha seguito l'esempio di molti altri personaggi dello spettacolo, scrivendo un libro a metà tra autobiografia e pensieri personali; il risultato è discreto, visto che la scrittura è buona e gli argomenti sono interessanti, anche se forse manca qualche aneddoto di vita in più. Nato nelle campagne milanesi alla fine degli anni '50, Giacomo vede la sua infanzia e la sua adolescenza caratterizzate dai pochi soldi che girano in famiglia, che non gli impediscono tuttavia di avere molti svaghi, e dalla sua statura, decisamente modesta, che non si può proprio cambiare, nonostante la fiducia di genitori e parenti vari. Tra ricordi di scuola e non, come il fantomatico presepe che tante domande ha fatto nascere in lui e la partecipazione a manifestazioni e rappresaglie politiche, Giacomo diventa pian piano adulto, con qualche lavoretto e molti sogni nel cassetto: la prima esperienza, pessima, in fabbrica; la chiamata dall'ospedale e il rapido successo di carriera, da addetto alle pulizie a infermiere per mancanza di personale. Infine, la voglia di cambiare aria, di lasciarsi alle spalle l'infanzia e Villa Cortese e di provare l'avventura a Milano, la città che vive in verticale. Qui il primo periodo difficile, la nostalgia, ma poi i due incontri che gli hanno cambiato la vita: quello con i due comici che così tanto facevano ridere, e quello con la bellissima donna che è diventata prima sua moglie e poi madre di suo figlio, Emanuele.
Voto. 3/5
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