lunedì 28 aprile 2014

NON BUTTIAMOCI GIU' - Nick Hornby

Non buttiamoci giùÈ l'ultima notte dell'anno; Martin, ex conduttore di successo, ex personaggio amato, ex marito, siede sul cornicione del "Palazzo dei suicidi", noto in tutta Londra per essere l'ideale rampa di lancio (verso il basso) per chi non ha più voglia di vivere. A pochi metri da lui, in attesa del proprio turno, c'è Maureen, madre di un ragazzo disabile, incapace di fare anche le cose più semplici; anche lei vuole chiudere una vita in salita, che così poche gioie le ha dato. A distanza di pochi minuti, mentre Martin non riesce a decidersi e Maureen pazientemente aspetta, spunta Jess, diciotto anni di esuberanza e arroganza: se dovesse dire un motivo per cui si trova lì non saprebbe rispondere, ma è sempre stata abituata ad agire d'impulso, e anche stasera non ha riflettuto molto. Quando JJ, porta pizze americano senza più band e compagna, esce sul tetto, si trova davanti una scena quasi rugbistica, con un tipo dal volto noto e una donna non particolarmente graziosa che bloccano a terra un'adolescente irrequieta. È questo il prologo di una serata diversa, nella quale quattro sconosciuti si incontrano, e scoprono che l' unica cosa che hanno in comune è la voglia di farla finita; in qualche modo, decidono che almeno per quella sera è il caso di scendere, e si danno appuntamento per tre mesi dopo, quando, sempre su quel tetto, arriverà l'ora di tirare le somme. Probabilmente il libro di Hornby che ho amato di meno, nonostante le buone premesse ed un inizio coinvolgente; purtroppo la prima parte è troppo breve, e il romanzo si dilunga poi in temi un po' ripetitivi e noiosi. Hornby salva la lettura con la sua immensa bravura e la capacità di trasformare la sua solita ironia in humor nero, ma forse per la prima volta non stupisce.

Voto: 3/5

martedì 22 aprile 2014

L'ESATTA SEQUENZA DEI GESTI - Fabio Geda

L' esatta sequenza dei gestiMarta ha 12 anni; vive in un casolare con i genitori e i tre fratelli minori, a cui da sempre fa da mamma. Sì, perché la sua, di mamma, passa il tempo a bere, e a formulare ipotesi sul marito, che in effetti la tradisce, ma perlomeno è in grado di fare il papà, anche se non come quello sognato da tutti i figli. La tragedia che si abbatte sulla famiglia Somaschini è crudele e terribile, perché la morte di un bambino non può mai essere superata; è così che, da un giorno all'altro, Marta si ritrova sola, staccata da tutte le persone care e affidata ad una comunità, con la speranza di riabbracciare presto una mamma finalmente guarita. Nella casa alloggio ci sono altri ragazzi con una situazione simile alla sua, e degli educatori giovani, che hanno colto la sfida, e passano le loro giornate ad educare figli non loro, adolescenti che hanno vissuto esperienze troppo grandi per la loro età, e si sono ritrovati adulti quando avrebbero dovuto pensare solo a divertirsi. Tra questi c'è Corrado, 16 anni, che aspetta con ansia il rilascio della madre finita in carcere, e sogna di organizzare per la sua liberazione una festa indimenticabile; l'incontro con Marta lo cambierà, nonostante i suoi modi grezzi e l'abitudine a non dare corda a nessuno. Insieme, una coppia potenzialmente capace di tutto, decidono di prendere in mano il loro destino, andandosi a conquistare quella libertà che a loro è stata negata. Fabio Geda, già autore di bellissimi romanzi, nei quali l'adolescenza si trasforma sempre in una montagna difficile da scalare, colpisce al cuore i lettori di questo meraviglioso libro; tratta un argomento molto sensibile, ma lo fa con una leggerezza tale da renderlo piacevole e coinvolgente. Belli i personaggi, ognuno con un carattere particolare, bella la storia, da leggere e amare.

Voto:4/5

giovedì 17 aprile 2014

UN AMORE DI ZITELLA - Andrea Vitali

Un amore di zitellaAndrea Vitali è ogni volta una garanzia: prendendo un suo libro si ha la certezza che non si rimarrà delusi, anzi; le sue pagine assorbono ogni volta il lettore, attratto magneticamente ad andare avanti, cercando di immaginare il finale, che mai e poi mai è scontato. Non fa eccezione Un amore di zitella, uno dei primi romanzi dell'autore bellanese, rilanciato da Garzanti dopo essere stato pubblicato ancora nel 1996. La protagonista della vicenda è Iole Vergara, zitella e dattilografa presso l'ufficio comunale; la sua vita scorre monotona tra casa e lavoro, senza svaghi e senza grandi aspettative per il futuro; non è così per Iride Rusconi, l'altra impiegata, che a breve convolerà a nozze, e non fa che prepararsi al grande evento, tralasciando spesso e volentieri i suoi impegni lavorativi, non facendo certo contento il segretario comunale, che ha già di che lamentarsi a causa di una prostata che non gli dà pace, rendendolo irascibile e insonne. A scatenare un nuovo pettegolezzo ci pensa, suo malgrado, proprio Iole; delusa dal non aver ricevuto nemmeno la partecipazione al matrimonio della collega, la zitella decide di prendersi la propria rivincita con un regalo super, che fa consegnare alla futura sposa accompagnato da un biglietto d'auguri che, accanto al suo nome, porta la firma di un certo Dante. La sorpresa di Iride si trasforma subito in eccitazione e desiderio di indagare, ma non tutto è come può sembrare... Romanzo breve e da leggere in un pomeriggio, si distingue forse per la mancanza di personaggi solitamente chiave quali prevosto e carabinieri, ma conferma la propensione del Vitali a particolareggiare al massimo le sue storie, rendendole, oltre che divertenti, estremamente gradevoli.

Voto: 3/5