mercoledì 28 agosto 2013

TUTTA UN'ALTRA MUSICA - Nick Hornby

Annie e Duncan sono una coppia da ormai quindici anni, ma non si può certo dire che la loro vita scorra allegra e piena di emozioni: la loro relazione è in perenne calma piatta, la loro attività sessuale praticamente assente, e gli unici punti di incontro sono i libri e qualche film in uscita al cinema.
Tutta un'altra musicaE' in questo quadro che ad Annie comincia a venire un insistente desiderio di maternità, ma Duncan non si sente affatto partecipe del progetto, anzi; la sua unica, vera ossessione si chiama Tucker Crowe, cantante americano con un brevissimo passato di successo seguito da venti anni di assoluto silenzio. Duncan condivide questa passione con pochi altri adepti sparsi per il mondo, tutti speranzosi nell'improbabile ritorno del loro idolo; la fortuna bacia proprio Duncan, che riceve per posta un'inedita raccolta di demo registrati in studi da Crowe.
La prima ad ascoltare questa raccolta è però Annie, che da sempre non condivide le idee del compagno su questo semi-sconosciuto ex artista; le conseguenze sono irreparabili, e da qui in poi le varie situazioni, costruite con anni di assoluta reciproca sopportazione, si rovesciano in modo imprevedibile, fino all'inaspettato epilogo.
Probabilmente se un altro autore avesse scritto un libro con una trama del genere l'avrei abbandonato dopo poche pagine; è  abbastanza insensata, monotona e non certo trascinante. Sta di fatto che chi ha scritto questo romanzo è Nick Hornby, e di conseguenza la storia assume un contorno davvero interessante, i dialoghi si animano e le risate non mancano.
Ammetto che questo è forse il libro meno bello di Hornby che ho letto finora, ma ciò non toglie che la sua bravura e la sua capacità di coinvolgere il lettore siano sempre più disarmanti.

Voto: 3/5

martedì 27 agosto 2013

SKAGBOYS - Irvine Welsh

Terzo romanzo dello scozzese che leggo, terzo capolavoro. Nick Hornby non si preoccupi, nessuno lo può insidiare nella mia top five degli autori, ma quanto è bravo Irvine Welsh?
Skagboys è il prequel, vanno molto di moda a quanto pare, di Trainspotting, il suo romanzo più famoso e venduto; sulla carta dovrebbe descrivere minuziosamente l'avvicinamento all'eroina dei vari personaggi, ma in realtà questo avviene quasi subito, e la maggior parte del romanzo si sviluppa sulla falsa riga del fortunato Trainspotting: furti, sballi, divertimento sconsiderato, tutto nel nome della droga.
E' così che ritroviamo i celebri personaggi più giovani ma già dipendenti dai "buchi": Mark Renton, che scopriamo essere uno studente universitario ad Aberdeen; Sick Boy, che è già un playboy sciupafemmine; Spud, che ci appare tenero e bonariamente imbranato; Matty, che è il primo a finire nel vortice senza uscita della droga; mancano un po' Tommy e Begbie, che hanno nella storia un ruolo comprimario.
Dopo una lunga introduzione a dir poco complessa, la narrazione siscioglie e vengono raccontati vari episodi che movimentano la vita dei protagonisti; il tutto fino all'inevitabile ricovero, con la sorpresa (mica tanto) che tutti si ritrovano nello stesso centro riabilitativo: è un po' una presa in giro, perchè chiaramente i ragazzi usciranno più sballati e assetati di droga di prima, e non passeranno che poche ore dall'abbandono della struttura che tutti si bucheranno di nuovo.
Ma c'è un nuovo problema, e tutti dovranno ricorrere alla loro intelligenza repressa per risolverlo: ne val del loro poco promettente futuro, che tuttavia noi conosciamo già.

Voto: 5/5