Al terzo libro in tre anni arriva la
prima delusione targata Clara Sanchez.
Dopo “Il profumo delle foglie di
limone”, strepitoso esordio mondiale del 2011 dell’autrice spagnola, e “La voce
invisibile del vento”, che l’anno scorso l’aveva consacrata, “Entra nella mia
vita” la fa retrocedere di molti passi nelle mie gerarchie, e probabilmente
anche in quelle degli editori.
Il romanzo, ambientato a Madrid tra il 1987 e il
1994, prende spunto dai molti casi di rapimenti in culla che si verificarono in
quegli anni; medici senza scrupoli che dichiaravano morti alla nascita alcuni
neonati che in realtà erano sani, con lo scopo di venderli a coppie che non
potevano avere figli, ovviamente dietro pagamento di forti somme di denaro.
Come reagirà Laura, la figlia contesa, quando
conoscerà la sua vera storia? Quale sarà la sua decisione? Con chi sceglierà di
vivere?
Il finale, che a differenza di gran parte del libro
è avvincente, svelerà questi interrogativi, anche se più di qualcosa rimarrà in
sospeso, alimentando la delusione che mi ha accompagnato per quasi tutte le
pagine.
VOTO:
2/5
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