martedì 19 febbraio 2013

ENTRA NELLA MIA VITA - Clara Sanchez


Al terzo libro in tre anni arriva la prima delusione targata Clara Sanchez.
Dopo “Il profumo delle foglie di limone”, strepitoso esordio mondiale del 2011 dell’autrice spagnola, e “La voce invisibile del vento”, che l’anno scorso l’aveva consacrata, “Entra nella mia vita” la fa retrocedere di molti passi nelle mie gerarchie, e probabilmente anche in quelle degli editori.
Il romanzo, ambientato a Madrid tra il 1987 e il 1994, prende spunto dai molti casi di rapimenti in culla che si verificarono in quegli anni; medici senza scrupoli che dichiaravano morti alla nascita alcuni neonati che in realtà erano sani, con lo scopo di venderli a coppie che non potevano avere figli, ovviamente dietro pagamento di forti somme di denaro.

Entra nella mia vita La trasposizione letterale di questa inquietante vicenda vede protagoniste la giovane Veronica e la madre Betty, da sempre convinta che il suo primo parto non abbia in realtà avuto il tragico epilogo che i medici hanno sempre dichiarato, ovvero la morte per cause naturali della sua bambina.             Spinta dalla sete di verità che solo una madre può avere, la donna seguirà una pista fino ad avvicinarsi a quella che ritiene sua figlia, ma per alcuni intoppi sarà costretta a desistere, e la delusione per non essere riuscita a risolvere il mistero la porterà ad ammalarsi. Il suo testimone verrà preso da Veronica, la figlia diciassettenne che da anni conosce il segreto di famiglia, ma che non ha mai avuto il coraggio di rivelarsi con i genitori. Veronica ripercorrerà la strada della madre, ma questa volta, grazie soprattutto ad un’incrollabile forza di volontà, la soluzione non trovata dalla madre non potrà sfuggirle di mano.

Come reagirà Laura, la figlia contesa, quando conoscerà la sua vera storia? Quale sarà la sua decisione? Con chi sceglierà di vivere?

Il finale, che a differenza di gran parte del libro è avvincente, svelerà questi interrogativi, anche se più di qualcosa rimarrà in sospeso, alimentando la delusione che mi ha accompagnato per quasi tutte le pagine.

 

VOTO: 2/5

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